“I muri non servono a nulla: sono mera propaganda del mondo della politica. Invece di diminuire, aumenterà il flusso di persone ed il costo del viaggio; i trafficanti continueranno ad approfittare della disperazione di chi chiede asilo, vuole raggiungere i propri cari, cerca solo di salvarsi da guerre e violenze. Perciò l’imperativo è: ‘Accogliere in modo dignitoso!’, creando ponti di dialogo contro col pregiudizio e il clima razzista dilagante anche in ambito ecclesiale. Fare i muri è come prendersela con i più vulnerabili, mentre occorre prendersela con chi spinge alla fuga. Trump dovrebbe forse farsi un tour al confine col Messico, per vedere le croci affisse sul muro già in parte presente e che ricordano chi è morto, chi non ce l’ha fatta”.