La scintilla della storia e della vita, dell’esuberanza degli eventi, fenomeni e creature, scaturisce da quel gesto della mela. Un simbolo dell’inizio della storia. Un big bang. Da quel giorno l’umanità vive il senso di colpa per aver perduto qualcosa ma allo stesso tempo avverte l’obbligo di cercare, nei modi più vari (Dio, denaro e potere), di farvi ritorno. Ciò che è perduto però è l’inizio della storia e nessuna storia può ricercare e trovare il momento nel quale ancora non poteva esistere. Il paradiso è l’assenza di esistenza e persino inesistenza dell’inesistenza.
Invece di cercare il paradiso, di cercare con le buone o con le cattive di farvi ritorno, sediamoci quieti a contemplare il mistero dell’universo, accettiamo i nostri limiti e rendiamoci conto che siamo unici solamente nella nostra umanità, come lo sono le formiche nella loro formichitudine o le nuvole nella loro nuvolitudine.