C’è chi ha subito un torto, l’ennesima angheria dall’aguzzino di turno, c’è chi vuol sistemare quella faccenda definitivamente. C’è il rapinatore, c’è il rapinato. L’aggressore e l’aggredito si confondono nei ruoli, quando la violenza detta legge.
La cosa che più mi sorprende di più è che spesso, entrambi, sono armati dallo stesso armaiolo.
Certo le fabbriche d’armi danno lavoro, arricchiscono i proprietari e gli azionisti, una volta fatte le pistole, perché non usarle?
Mi sento di dare la massima responsabilità all’armaiolo che invece di seminare dialogo semina pallottole.