Quando c’era Marnie c’era la pioggia che io adoro, te ne parlo nell’audio messaggio nel quale leggo anche la mia poesia
Audio commento e lettura della Poesia AudioPoesia
Quando c’era Marnie – di Matteo F. Ponti
Da oggi vedo le fate
Ti ricordo
Confuso in un delirio febbrile, in vertigine, io che non ne soffro.
Le linee dei tuoi disegni si confondono e completano nella tua lunga chioma ingrigita e incoronata da un bel cappello di paglia.
Mi hai abbandonato
lo strappo mi ha tormentato il cuore, per secoli.
Tutto il mondo, per secoli, m’è parso ostile.
L’ho chiuso fuori oltre la baia, proteggendolo con insidiose e repentine maree.
Ma tu, Marnie, hai saputo spiegarmi il tuo abbandono.
Non è stato un tradimento, mai.
Il cielo c’altri m’han mostrato, non è cielo.
Il vero cielo è una notte stellata, una barca a remi che solca la laguna sciabordando silenziosa.
Forse una rana, un foulard rosso che galleggia.
Tu Marnie sei nella magia di una vita c’ho compreso e nessuno ha saputo spiegare.
Sorridi malinconicamente eppure trovo le origini della mia gioia speranzosa.
Ho riposto in un cassetto le tue parole ed ho disegnato il tuo viso, così simile al mio.