Leggo,
ascolto la tua voce che narra,
come tu ascoltavi i personaggi,
come tu cercavi di trascrivere quello che dicevano,
poi sento la tua vita nella quale hai scritto,
la mia nella quale ho scelto il titolo fra gli scaffali d’una libreria,
sento la mia voce ripetere le parole,
a volte non sono neppure io, magari sono quello che fui.
Ai piedi dell’albero a leggere,
mi vedrai solo,
ma solo perché non sai del coro che accompagna la mia lettura.