Groppo in gola
diventa Sasso maiuscolo.
Il complimento del fratello e della sorella,
una presa per i fondelli.
Un Santo,
l’affronto alla mia quiete.
Le lacrime scaldano la mia solitudine.
Mal di testa sedativo
per spingermi nel sognato mare della tranquillità
dove le storie hanno un senso
le risposte ci sono.
Non salgono lacrime sul ciglio.
Raccolgo il sasso,
non è un pane non lo lancerò.
Diventa morbido se dimentico le mie paure,
le evaporo,
stringo il sasso a me,
finalmente diventato minuscolo,
un cuore inizia a palpitare.

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