Seduti al tavolino di un bar, un amico mi confidò un ricordo importante.
“Mia madre mi ha sempre chiamato -piccolo guru. Un giorno le ho chiesto perché mi chiamasse così. Mi raccontò allora che quando avevo poco più di tre anni le dissi che io potevo vedere il terzo occhio di tutte le persone. Quello che si trova al centro della fronte. Gli dissi che potevo vederlo, ora grande ora piccolo, ora aperto ora chiuso. Le dissi anche che il suo occhio era molto piccolo e molto aperto mentre quello di mio padre era molto grande ma quasi completamente chiuso. Questo mi raccontò quel giorno.
Sulle prime le risposi che sicuramente non avevo mai visto qualcosa di simile o forse addirittura mi stava raccontando una sua fantasia o magari solo voleva prendermi in giro inventandosi una storia lì per lì. Però una madre non può aver mentito a suo figlio su una cosa del genere e come potrebbe travisare un ricordo della sua infanzia e soprattutto io come potrei credere di aver mentito a lei? ti pare? Come sarebbe bello un giorno poter vedere questo terzo occhio, ricordarmi come riuscirci. Così come mi sono scordato posso anche ricordare.”
Questo mi raccontò un amico americano, tempo fa, ma anche io so di aver scordato qualcosa di importante, qualcosa che spero di ricordare.