Piove battente e lo scrittore narra.
C’era una volta
una pace armata fra due eserciti,
fermi sull’esile confine.
Fra le fila serpeggiano dubbi e lotte di potere.
Si decide di inviare una ambasciatore a negoziare,
una ritirata.
Passò una bava di vento fra dito e grilletto,
si misurarono le parole da pronunciare
davanti all’imperatore
che con un solo orecchio ascolta.
Forse fu troppa la tensione e l’uso improprio del verbo
l’ambasciatore esordì
“Radioso imperatore avete domande da porci?”
Egli non risposte e decapitò l’ambasciatore.
La guerra iniziò.