Ritto sulle tue protesi!

Hai cicatrici ovunque, anche dentro,

ammantate d’eroismo bellico,

nessuno osa chiederti di mostrarle.

Ci sono luoghi e tempi incerti,

impossibile persino stabilire cosa significhino e che dolori sigillino.

Ora che sei morto a quella vita,

ora che hai rifiutato di abbandonarla per averne un’altra,

sei pronto a mostrarle.

Sono forza e segno,

ti alzano,

ti fanno ancora male ricordandoti ciò che hai perduto,

non però come colpe bensì come fatiche,

come i piedi dopo un lungo cammino o scarpe strette,

come spalle gravate da uno zaino immenso.

Ricordi la prima ferita?

E’ stata la bocca spalancata nel primo vagito ad agguantare l’aria, per non soffocare.

Zeige Deine Wunde!

Achille il sopravvissuto nonostante il tallone.

Zeige Deine Wunde!

con ogni parola,

fanne emblema di ciò che sei,

di ciò che hai promesso di fare in questa vita,

Disegna la tua via di fuga dalla morte eterna.

La grande danza in compagnia di Paura e Morte è l’immagine di una poesia che provi a tratteggiare.

Carezza le ferite! Avranno un senso.

Zeigen Deine Ziele auf!

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