Mi chiamo Matteo Ponti e propongo una riflessione in forma poetica. Mi piacerebbe farlo con la maggior frequenza possibile. Parto da qui e vedo come si sviluppa il progetto e l’interesse che solleva. Nella poesia dal titolo correre riscopro le forze che accompagnano lungo il cammino della vita, È un invito a non mollare la corsa ed a metter da parte la frenesia.
Il richiamo persiste lo immagino nel fresco mattino albeggiando schiena dritta e mento alto. Rappresento l’attimo prima del balzo potenza trattenuta ancora possibilità. Il tempo non consente di darne un limite. Rintoccano i passi, ondeggia lo sguardo come sulla nave all’orizzonte, il respiro è ritmo, passo, metri, tempo, goccia. Potrei continuare indefinitamente. Il dubbio si nasconde timoroso dietro all’intenzione, prende coraggio sguscia e domanda attenzione allunga le strade taglia respiri, abbraccia forte il petto, è artiglieria per le ginocchia. Cambiano le priorità del desiderio, ma restano i motori da corsa, dubbio e baldanza a generare il moto perpetuo. Il dubbio cadenza la lentezza, la baldanza la danza. Ora ci sono, sono arrivato. Al posto del dubbio metto l’umiltà. Un passo verso se stessi, verso il proprio cuore motore.

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