Guardando il viso della maestra bella come una luna piena, in prima elementare, fiero mettevo il mio seme di cotone nella bambagia inumidita. Si dice che il sole sia bello ma non lo si può guardare così intensamente come la luna.
Lo lasciammo in classe sabato e domenica. Rientrai a scuola lunedì eccitato per controllare cosa fosse accaduto. Scoprii con sorpresa che dal cotone -la bambagia- era uscito un germoglio. Piccolo, ritto e fiero. Un po’ come un bimbo della prima elementare. Era il 1972.
Nel 2019 un modulo spaziale si è posato sul lato nascosto della luna. Ora la luna è per me quella magica presenza che dona una debole luce nelle notti in cui si mostra a volto pieno. La maestra riusciva ad essere in luna piena sempre. I fratelli cinesi hanno provato a far germogliare, proprio come ho provato io stesso, un seme di cotone. Ci sono riusciti. Ma il germoglio è morto subito dopo.
Sono trascorsi 47 anni dal germogliare del semino in quella classe di prima elementare. Montagne altissime di denaro sono state spese, incalcolabili ore di studio sono state dedicate, ma i miei fratelli cinesi non sono riusciti nell’impresa di tener vivo quel germoglio. Credo sia dipeso dal fatto che non avevano a disposizione il viso tondo come una luna piena, di una maestra buona. Lei oltre alla scienza infondeva amore. Forse in questo viaggio lunare l’amore non c’è. Forse è meglio far germogliare vita nuova e pura, su questo nostro pianeta e non altrove.