L’uomo è un animale sociale. Questo mi hanno sempre insegnato. Questo è scritto su tutti i libri di storia ed è la spiegazione che viene data sulla storia dell’umanità, dai primati all’homo sapiens. Ma le cose non sono andate proprio così.
Fortunatamente non devo argomentare in modo scientifico, così provo ad azzardare una spiegazione alternativa a quella comunemente accettata. Molto diversa. L’uomo non è un animale sociale. E’ un animale questo si. Ma sociale proprio no. Anzi, penso che lo stare in società, magari in un luogo comunitario, non faccia che stressare l’uomo. Nascono invidie, competizione, aggressività. Sentimenti buoni come solidarietà, amore, pietà, nascono fra due individui. Anche quando sembra che vi siano comunità di persone solidali, amorevoli e compassionevoli, sono comunità di individui che stanno bene da sole. Persone che non dipendono da altri.
Le persone che vivono bene con se stesse, possono stare da sole ma sono capaci di dare molto agli altri. Sono queste le persone che posso definire animali sociali. Hanno la capacità di vivere in modo sociale e non aggressivo. Per noi è diverso, perché abbiamo dimenticato la capacità di stare soli. Ora, che siamo costretti dal “progresso” a correre e competere, quando dobbiamo difendere frontiere che abbiamo creato noi stessi, quando stiamo pigiati in spazi stretti nelle nostre megalopoli, diventiamo animali conflittuali.
Imparare a rispettare noi stessi, per prima cosa, prima di tutto, ci renderà nuovamente capaci di amare gli altri e di diventare una comunità umana.