.dove non vuoi
non vai
eppure dove non vuoi
faresti bene ad andare
perché dove vuoi
poi non vorrai stare
questo però lo vedrai
troppo tardi
lascia che ti avvisi ora
incamminati verso le nuvole nere
fra i lupi
nelle caverne
nel buio più profondo
nelle acque gelide
e se non basta lanciati
nel vuoto
dove neanche riuscirai a guardare le tue mani
dove ti sentirai invisibile
svanisci nel nulla
provaci e non ti fermare
altrimenti rimpiangerai
di non aver cercato ventura.
Myriam Vilardi scrive “Lei poesie di Matteo enunciano i modo semplice ciò che la gente comune non riesce ad esprimere per timore di giudizio. Egli non teme di guardarsi dentro per identificarsi con le emozioni che appartengono ad ognuno di noi”
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