[scritta da me e Patrizia Gioia] Stava alla panchina una sera troppo tiepida per la stagione una stella enorme faceva concorrenza alla luna rischiarava il buio. La luna e quell’uomo iniziarono a parlare fu lui a iniziare. Parlarono entrambi credendo di sentir risposte Luna sentì “In me ho fatto ben pochi progressi, continuo a definirmi così” L’uomo sentì “oppure continui a vederti così?” seguitarono “penso troppo, faccio scegliere agli altri e poi recrimino per le loro scelte” “quando comincerai tu a scegliere rispettando te stesso e rispettando gli altri?” “da anni mi lamento…” “…ed ancora lo stai facendo!” “mi sono smentito per ogni decisione presa” “come decidi? cosa vuoi decidere? qual’è il tuo sogno?” “chi mi è vicino ha smesso di fidarsi di me” “se tu stesso non hai fiducia? gli altri sono lo specchio di te” “non so decidere” “allora accetta come sei, datti per morto e mettiti una pietra sopra perché lo sei già” “ho una vita al bivio” “davvero? fingi di non sapere che la vita è rischio per chi vuole viverla” “quante scelte dovrò fare?” “rischia prova diventa responsabile dei tuoi passi sbaglia riprova impara cessa il lamento impara ad amare” Cessarono all’unisono e si augurarono un buon anno lungo i transiti del loro universo. |