Ti trovi perso nel mezzo del deserto con una fornitura infinita di patatine. Niente acqua. La sola cosa che servirebbe davvero. In queste condizioni, la fine pare inevitabilmente vicina.Lo stesso accadrebbe, probabilmente, se non avessimo altro che acqua.La nostra cultura del consumo non perde occasione per rafforzare in noi la convinzione che essere affamati (penso al famoso “Stay Hungry” di Steve Jobs) ed assetati, sia la sola cosa che conti. Affamati di guadagni maggiori, di acquisti, di risparmi, di spesa. E’ la celebrazione di chi non sa come smettere, di chi merita tutti i premi possibili perché fa girare l’economia. Lo status sociale è definito dalla maggiore insaziabilità.Fame, fame, ma l’insaziabile compulsivo potrebbe pure avere molta sete. Ma non succede. Quando penso alla sete penso al sapere ed al senso delle cose. Il bisogno fi abbeverarsi alla fonte della sapienza ed a quella della bellezza. Ma mi pare proprio che la cultura del consumo non conosca il modo per soddisfare questi bisogni.

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