Condivido con te un paesaggio sonoro realizzato in collaborazione con la poetessa ed amica Serena Vestene, dal canale telegram t.me//AiutamiPoesia

Prima voglio ricordarti che noi umani siamo su questa terra forse da 500.000 anni mentre le api lo sono da oltre 400milioni. Onore alla loro saggezza e resilienza. Chi ha più esperienza di solito ha molto da insegnare a chi ne ha molta meno.

Sono state venerate dagli egizi, nel I° secolo aC furono cantate da Virgilio nelle Georgiche, il quale scrisse “Così voi ma non per voi producete il miele, oh api”. Fino al XIX° secolo si riteneva le api nascessero dai fiori e procurassero la cera distillando con magia l’acqua dal cielo. Quanta poesia nella narrazione della loro storia.

Venendo all’oggi, io e Serena, ci siamo dedicati alle api, condividendo con te, nella loro giornata di celebrazione in tutto il mondo -il 20 maggio, un messaggio poetico in loro aiuto.

Qui il file audio e più sotto il testo della poesia.
In fondo alla poesia anche un interessantissimo documentario. Tutto il dolce che la vita delle api mette a nostra disposizione.

APE POETA

Matteo: Api, sorprendenti insetti, specie longeva, probiotica, sociale.
Serena: Sospese le api a una bava d’aria
varia il ronzio delle ali da fiore a fiore
Matteo: A caccia di pollini sull’alpe al mattino
raccolgono ascoltandoti suonare,
fanno ritorno all’alveare,
per godere della comunione di pioggia e tempo.
Serena: Come si muove il cacciatore su un tesoro nel cuore dell’alba
Matteo: Come scrivessero
mettono i loro punti nelle cellette
ne fanno libro.
Serena: che si rivela alveare
e va fin dove immielato è il loro lavorio di tanti “io”
Matteo: Matura il miele come paradiso.
Quello che abbonda finisce all’uomo
che non ringrazia ed uccide.
La poesia, la comunità,
quella vera, sciama,
quella fragile ancora resta a farsi le ossa spazzolando i campi.
Serena: e sfrega un antidito nella sacca spinale, il “luz” d’osseo sacro, rigenerante come mielata salsedine.
Matteo: L’Ape diventa Poeta,
salta in groppa alle parole per volare,
sulla piuma del vento,
poco prima d’ogni tempo,
per cogliere misteri,
oscurità,
arti,
davanzali,
abbandoni,
smarrimenti fra dialoghi.
Serena: e come un antidoto serba quell’attitudine poetica, il siero che salva è il motivo di volo.

Bee my job…le api, sempre in soccorso dell’umanità.

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