Salutatio meridiana, sono Matte. Ti raggiungo con tre audio ed una piccola Premessa.
Internet è una parola contenitore. La uso per riassumere tutto ciò che serve ad avvicinare persone lontane (es. con skype), avvicinare temi lontani (es. conferenze in streaming o diretta), avvicinare codici che non sono a portata di mano (es. i codici leonardeschi ma anche gli ebook). Internet non sostituisce ma amplia. Il mio libro, il mio professore preferito, insieme a ciò che non posso incontrare di persona.
Se ci chiudiamo, invecchiando le sinapsi, pensando che internet (almeno il contenitore che ho descritto sopra) non aiuti, finiamo per lasciar spazio alla tecnocrazia che trasforma tutto in internet delle cose. Noi stessi e ogni pensiero diventa cosa. Abbastanza freddo ti pare? Vediamola differentemente, allora.

Immagina la libertà di poter fondere la distanza e la vicinanza

ascolta alcune mie accalorate e veementi riflessioni 🙂 nelle quali spero tu possa cogliere spunti per ulteriori riflessioni e azioni.

Biblioteche e innovazione – primo messaggio accalorato e veemente
Biblioteche e innovazione – secondo messaggio un po’ più pacato
Internet e distanza – terzo messaggio, per non diventare internet delle cose

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