Questa è la rubrica “Una Parola al giorno”
perché la tua vita merita di essere descritta nel modo migliore,
non con le solite parole.
La parola di oggi è TERAPIA. La celebre enciclopedia Treccani la definisce come studio e attuazione concreta dei mezzi e dei metodi per combattere le malattie. Vorremmo forse non averci a che fare, con una Terapia che ci viene somministrata, ma certe volte speriamo che sia con noi e che ci sostenga. Tutto bene fin qui, ma non sono integralmente d’accordo.
La terapia oggidì si associa ad altri sostantivi -musicoterapia, ippoterapia, poesiaterapia, fitoterapia- per indicare mezzi e metodi, non solo medicine o raggi, per prendersi cura di qualcuno o qualcosa. E veniamo quindi al nocciolo del significato antico della parola Terapia. Deriva dal verbo greco antico “therapein” ovvero ”cura” “il prendersi cura” e riferito a chi la applica “therapeion” non significa medico ma “colui che ti sta a fianco”, “assiste”. Con questo termine ci si riferiva anche agli “assistenti di battaglia” dei grandi guerrieri ellenici, certamente impegnati a curar ferite ma anche ad assistere il guerriero nelle sue afflizioni, probabilmente anche motivazionali.
Terapia allora non fa sempre pensare solo a malattia ma anche a “attenzione” verso l’altro e verso noi stessi, con tutti i mezzi di cui disponiamo.