Da bimbo chiesi consiglio a Rodari su come diventar scrittore. Mi rispose che non c’è alcun metodo; accade e basta. Mi fermai in lunga riflessione. Ero adolescente quando cominciai a scrivere lettere d’amore. Scopiazzavo ma ci mettevo del mio. Per questa ragione forse non ebbero mai molto successo.
Più avanti provai a scrivere racconti e ricevetti un incoraggiamento da Pier Vittorio Tondelli -compianto- Finii per scrivere una serie di testi, che faticai non poco a collegare in un romanzo; lo scrittore Sterling me lo disse chiaro e tondo. Decisi allora che scrivere romanzi o storie lunghe, era qualcosa al di la delle mie possibilità.
Avendo già battuto la strada anche dei racconti decisi di puntare sulle sintesi poetiche. Scrissi poesie, così pensavo, ma forse erano più riflessioni in versi. Ben due raccolte di poesie. Oggi preferisco scrivere Haiku. Tre versi per trasferire un’immagine e lasciar libero il lettore di ricercar la propria.