C’è un quartiere
oltre, il sottopasso
spaventa un po’.
Una vecchia porta
chiusa dal lucchetto,
anche lui vecchio.
Gente straniera
pure se beve un caffè
corretto, d’odio.
Nail art e tattoo,
un vecchio calzolaio,
kebab falafel.
Vale e Rocco,
Olga, Djallo e Ramon,
non si parlano.
Le bocche chiuse,
poi birra aprirà
gesti e risa.
Quand’è mattina,
bottiglie e ramadan,
lamenti al bar.
Manca un posto,
per capirsi al volo,
prendi e porta,
canta e studia,
impara e decifra.
Non spaventa più.