Contesto: in un luogo lontano dal mondo umano, dove solo poche persone si sentono….ospitati e non ospitanti, dove le voci che si odono sono incomprensibili cinguettii, ronzii, fruscii, versi d’altra natura. Vicino alla casa che prendo a prestito dalla natura, ogni tanto, c’è uno spiazzo di pochi metri; qui mi metto e scrivo.
“l’ho nomata io
la piazza del poeta
è solo per me”