Una camminata che termina da dove è partita (Parco del Curone). Disteso su vallette di antichi fiumi, sorgenti e fango, ripide salite e discese, guadi e tratti piani. Luci e boschi ombrosi, lungo il nastro del mio cammino. Acque semi ghiacciate, come granite. Poggi tiepidamente scaldati dal sole e modellati dalle zappe. Incontro un cane che vuol giocare con il mio bastone di legno. Poco dopo incontro il padrone. Disturbo un uccello dall’apertura alare imponente, si allontana con fare sufficiente. Su un tornante sento voci allegre, è una signora collegata forse con zoom. Chi ride chissà dove sta. Di seguito qualcuna delle cose che il mio occhio ha visto.