Un fiume separava due regni; gli agricoltori lo utilizzavano per
irrigare i loro campi, ma un anno sopravvenne una siccità e
l’acqua non bastò per tutti. Dapprima si picchiarono, poi i due re
inviarono eserciti per proteggere i loro sudditi. La guerra era
imminente; il Buddha s’incamminò alla volta della frontiera
dov’erano accampati i due eserciti.
«Ditemi», disse, rivolgendosi ai due re: «Che cosa vale di più,
l’acqua del fiume o il sangue dei vostri popoli?». «Non v’è
dubbio», risposero i re, «il sangue di questi uomini vale più
dell’acqua del fiume.» «Oh, re stolti», disse il Buddha,
«spargerete la cosa più preziosa per ottenere ciò che vale molto
meno! Se darete inizio alla battaglia, spargerete il sangue dei
vostri uomini e non avrete aumentato di una sola goccia la
portata del fiume.» I re, vergognosi, decisero di accordarsi in
modo pacifico e di dividersi l’acqua. Di lì a poco giunsero le
piogge e ci fu acqua per tutti.