Come diamante in purezza,
vibra la corda perché il violino deve piangere.
Cerco e fuggo il compito di riempire il vuoto.
Piango ascoltando Albinoni e Pachelbel.
Cosa scherma l’incontro col temibile vuoto
ed in potenza, le sue infinite possibilità?
Ora lo so, è il voltarsi indietro.