Come diamante in purezza,
vibra la corda perché il violino deve piangere.
Cerco e fuggo il compito di riempire il vuoto.
Piango ascoltando Albinoni e Pachelbel,
sono il s(u)ono che mi fa piangere.
Cosa scherma l’incontro col temibile vuoto e, in potenza, con le sue infinite possibilità?
Ora lo so! è il voltarsi indietro.