La celebre frase attribuita a Einstein è questa

Se le api morissero, avremmo solo 4 anni di vita

Non è così. La sentenza di morte andrebbe meglio compresa, per prima cosa comprendendo due diverse vie di adattamento alla vita. Il modo percorso dalle api e quello percorso dall’uomo.

Gli insetti impollinatori non sono solo le api mellifere. Bombi, api solitarie, coccinelle, farfalle sono sicuramente straordinari impollinatori. Citiamo sempre le api perché producono il miele ed allietano così le nostro colazioni e merende, ma pure pranzi e cene raffinate. Le api sono importanti perché producono per l’uomo. Se muoiono muore la nostra linea produttiva.

A noi uomini interessa solo ciò che si produce. Per seguire questo interesse siamo diventati rapidi predatori di ogni risorsa e altrettanto rapidi distruttori di tutto ciò che non serve a far prodotto. I bombi ronzano e vanno a zonzo, cercano nettare per il proprio individualistico sostentamento, non ci danno miele e quindi non li consideriamo neppure. Ci sono apicoltori, ma non esistono bombicoltori. Il marketing del Greeen-deal, al massimo, può far riversare milioni a difesa delle api mellifere, riducendo il mondo degli impollinatori ad una monocultura, come abbiamo fatto con la terra per le monocolture (monoculture) di mais e soya.

Fino a prova contraria, a differenza di noi umani, gli insetti impollinatori esistono da almeno 100 milioni di anni. Le api mellifere riunite in comunità, da circa 7 milioni. L’uomo da circa 4 milioni (a partire dai primi ominidi). Mi vien da dire che la specie più fragile, se non altro perché ha avuto parecchio meno tempo per adattarsi alla variabilità della vita, sia proprio quella umana. Se le api morissero, vorrebbe semplicemente dire che l’uomo riverserebbe la sua fame di accumulo su altri esseri o cose, non essendo riuscito a trovare un meccanismo di adattamento, migliore della predazione ed accumulo del denaro (che notoriamente non è edibile).

Alla luce di queste considerazioni, mi permetto di completare l’esergo “Se le api morissero con loro morirebbe un modello di biodiversità e l’uomo avrebbe solo 4 anni di vita continuando a seguire il modello di predazione, consumo ed accumulo di denaro“.

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