Provai a dipingere Rotari,
per aver risarcimento del pomeriggio passato a studiare
invece che giocare
Provai a scrivere filastrocche, caro Rodari,
per memorie, questa volta comiche e in rima, mica lacrime del cuore.
Ma non provo ora, come allora,
a dir fuori quello che dentro sento,
suoni di bis-biglie, quisquiglie.
La chiamata arriverà,
tornerà la voce, arriverà l’ora dell’E-Ditto,
per quello che c’è ma non s’è sentito.
Un sorriso, un riso, una risata, una fraterna spallata, una malinconia evaporata.