Salutatio matutina. Ti leggo oggi una poesia sulla leggerezza. Le cose pesano quando si subiscono e quando si decide di far tutto da soli.

Qui di seguito l’audio e sotto il testo -totale ascolto 3 minuti 50 secondi-

Testo della poesia LA FATICA di Matteo F. Ponti

Correvamo tenendoci per mano

-io più avanti stavo e ti tiravo

-tu più indietro riottosamente come infante,

-fingevi di trattenermi indietro.

Poi rallentavo io,

-sempre tenendoti per mano.

Veloce avanzavi prendendo il mio posted io scivolavo dietro.

Come elastici ci tiravamo alla corsa.

Scoprimmo il ballo delle feste di paese

nel quale si girava in tondo

agganciando il partner danzante con le braccia

ora la destra

ora la sinistra.

Oggi è diverso,

appesantiti da pensieri e chili,

cerchiamo di trascinarci e roteare per sfuggire a qualcosa di scomodo,

-per trovare la leggerezza e lo slancio che furono.

Ma quello che rendeva speciale un ballo o una corsa ad elastico,

era il cuore consapevolmente pulsante.

Senza consapevolezza c’è solo una gran fatica.

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