Tic e poi tac

lungo il viale

suona il passo di marcia

dei soldatini di ferro.

S’avvicinano

chiama il capufficio

le mie poesie si comprimono in un angolo

i podcast diventano monosillabici.

Tic e tac

arrivano dei soldini

non erano soldatini

servono a far funzionare il tic tac.

Speravo in una magia

che cambiasse il mondo

senza il mio aiuto

in uno diverso

esattamente coincidente con un mio sogno

ma quale poi?

Invece Tic Tac.

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